Settore Idrologico e Geologico Regionale

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Il monitoraggio del trasporto solido nei corsi d'acqua
Programma TriennaleLe attività di monitoraggio sui corsi d’acqua costituiscono la fonte primaria delle conoscenze che sono alla base delle strategie di difesa del territorio, di tutela delle risorse, di prevenzione del rischio, di pianificazione e gestione delle opere.
Tuttavia, mentre la qualità e la quantità dei dati territoriali oggi disponibili (es.: morfologia, uso del suolo, reticoli idrografici) è enormemente cresciuta rispetto ai decenni passati, i dati sui corsi d’acqua risultano ancora scarsi e frammentari, e comunque per molti aspetti non adeguati a fornire un quadro conoscitivo sufficiente alla valutazione delle principali dinamiche del corso d’acqua.

Ad esempio, le stazioni idrometriche necessitano di operazioni di taratura al fine di stimare correttamente la portata liquida associata ad un determinato livello d’acqua. Ciò è basilare per tutte le attività connesse alla valutazione del rischio idraulico, alla validazione di modelli idrologici e idraulici, alla redazione di piani di protezione civile, alla quantificazione delle risorse idriche, alla progettazione, verifica e gestione delle opere di difesa.

I corsi d’acqua naturali, oltre alla portata liquida, convogliano anche la portata solida generata dalla continua disgregazione dei versanti montani e del suolo in generale, nonché dalla erosione dello stesso alveo, recapitandola verso i tronchi vallivi e, alla fine, nel mare.
AlluvioneEd proprio la componente del trasporto solido che determina l’equilibrio del corso d’acqua, le caratteristiche della corrente, le condizioni di pericolosità per fenomeni erosivi o di sovralluvionamento, l’efficienza e la stabilità delle opere idrauliche, la dinamica dei litorali.
Lo stesso funzionamento e affidabilità delle stazioni idrometriche dipendono anche dalla dinamica del trasporto solido.
Pertanto, una corretta individuazione, pianificazione e progettazione di interventi di difesa del territorio non può prescindere dalla conoscenza della dinamica evolutiva degli alvei, dei fenomeni di trasporto solido e delle caratteristiche granulometriche dei sedimenti.
Le attività di monitoraggio del trasporto solido sui corsi d’acqua, infatti, costituiscono un elemento primario che è alla base della:

A tale scopo, alcune attività sono già state avviate dalla Regione Toscana (tra le prime in ambito nazionale) con l’obiettivo di mettere a punto strategie di monitoraggio idonee a colmare le lacune del quadro conoscitivo attuale con riferimento ad alcuni aspetti specifici:

Sulla base di quanto già avviato in ambito regionale, e al fine di individuare i presupposti di base per lo sviluppo di un piano generale di monitoraggio del trasporto solido, il Servizio Idrologico Regionale ha attivato un progetto pluriennale finalizzato all’acquisizione di dati, ad oggi non disponibili, con i seguenti obiettivi finali:
Nelle prime fasi del progetto sono stati realizzati o sono in corso di realizzazione: La raccolta dei suddetti dati è finalizzata alla definizione delle scale di deflusso del trasporto solido in corrispondenza delle stazioni di monitoraggio individuate.

La metodologia adottata per quel che riguarda le ultime due fasi è articolata come segue:

Archivio PDF
2005 - Progetto generale di monitoraggio del trasporto solido nei corsi d’acqua toscani
Relazione tecnica n. 1
Relazione tecnica n. 2
Anagrafica stazioni
Dati Erodibilita del Suolo

2006 - Corso di Formazione Trasporto Solido
Programma

2008 - Realizzazione del primo stralcio della rete di monitoraggio su tre corsi d'acqua della Regione Toscana
Relazione tecnica parte I - Metodologie
Relazione tecnica parte II - Scale di deflusso
Relazione tecnica parte III - Allegati

2011 - Conclusione del secondo stralcio del monitoraggio del trasporto solido nei corsi d'acqua della Toscana
Relazione Finale 2 stralcio
Relazione Finale 2 stralcio Allegati